venerdì 1 luglio 2011

Lo stile 'late geometrical' (9d)

(Garrison, Studies III, pp. 38-39)

La definizione di un tipo ben definito di iniziale geometrica può essere tracciata in questo gruppo, dalla sua prima forma nella Bibbia Casanatense dove i suoi dettagli sono largamente presi dagli stili early geometrical e di transizione che erano comuni nell'Italia centrale, anche se il Sacramentario Bodleiano e il Casanatense 718, in cui i dettagli sono in gran parte di transizione, ai manoscritti della metà e del terzo quarto del secolo, quando diventano più leggeri e condividono lo stile late geometrical sebbene non divenga mai tipico dello stile, e fino all'ultimo quarto del secolo, con i cambiamenti del Commentario parigino. Le caratteristiche di questo stile locale emergerà nel trattamento dei singoli manoscritti che seguiranno. Va detto che nel Sacramentario Bodleiano le iniziali sono poche e assumono forme speciali; sono legate alle altre principalmente nel fogliame degli interstizi. Nel Casanatense 718 dominano altri tipi di iniziali. Nel Commentario parigino e in alcune opere minori sono poche le iniziali di qualunque tipo. Ma iniziali di tipo speciale lavorato in versione ben integrata sono numerose e dominano nella Bibbia e nei tre Omeliari, cioè nei Casanatense 720/721, 716, Roncioniana Q.VIII.2, Archivio Capitolare 142, e in alcuni codici minori.
Un secondo tipo di iniziali aiuta a raggruppare insieme la maggior parte del gruppo, una a barra piena composta di singoli filetti di contorno disegnati a minio e colorati interamente di giallo, con fogliame come nelle iniziali geometriche. Solo alcune di queste ricorrono nella Bibbia, dove la maggioranza delle iniziali a barra piena sono del tipo centro italiano rosso e giallo. Le iniziali a barra piena nel Sacramentario Bodleiano anche se di tipo speciale e molto numerose sono inconsuetamente piccole, essendo lo stesso volume relativamente di taglia piccola. Nell'Omeliario dell'Archivio Capitolare e nel Commentario parigino non vi sono iniziali a barra piena, la loro assenza nel secondo dovuta senza dubbio al fatto che dal tempo in cui fu prodotto le iniziali a barra piena erano cadute in disuso nello stile. Ma la maggior parte delle iniziali nel Casanatense 718 sono versioni ben disegnate del tipo, e nel Casanatense 716 e nel Roncioniana Q.VIII.2 iniziali del tipo assumono la loro forma più matura e sono molto numerose.
Due dei manoscritti minori sono notevoli perché contengono solo iniziali piccole a barra piena: devono essere brevemente descritte a questo punto poiché non hanno alcun interesse ulteriore in questo studio.
1. Pistoia, Archivio Capitolare cod. 135, un Decretales Pontificum et al. che può certamente essere datato sotto Callisto II, 1119-24, e abbastanza certamente in maniera più circoscritta nel 1123-24, scritto in una carolina piccola, che mostra segni, tuttavia, di qualche conoscenza della Riforma, e in cui tutte le iniziali sono piccole, tipicamente pistoiesi a barra piena, da confrontare direttamente con quelle dei codici maggiori.
2. Pistoia, Archivio Capitolare cod. 96, un Quaestiones XXX super libros Regum, scritta da una mano caratteristica di uno stadio iniziale del tipo pistoiese tondo e sottile della Riforma, con poche iniziali a barra piena tipicamente pistoiesi, simili a quelle dei codici precedenti, certamente del secondo quarto del secolo.
Allo stesso tempo l'evoluzione delle iniziali calligrafiche rosse, rosse-blu e rosse-nere può essere seguita in molti manoscritti del gruppo; uno studio più preciso rivelerà certamente qualche dettaglio pistoiese. Ce ne sono poche nella Bibbia e nel Sacramentario, e sono piccole e semplici. Ce ne sono poche nel Casanatense 718, ma sono più sviluppate. Sono più numerose in due degli Omeliari, quelli della Casanatense e della Roncioniana, e raggiungono qui una forma più elaborata e definitiva. Sono considerevolmente più numerose nel Casanatense che nell'Omeliario della Roncioniana, segno della relativa recenziorità dell'ultimo.    

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