mercoledì 25 maggio 2011

Lo stile di transizione in Toscana (1a)

Lo stile di transizione in Toscana
(Garrison, Studies I, pp. 159-160)

Le principali caratteristiche della transizione nello stile delle iniziali geometriche si sono viste molto presto nella fase incipiente nel secondo quarto del XII secolo nella regione umbro-romana, e il progresso del nuovo stile middle geometrical è stato ben delineato. Un differente motivo di sviluppo è ravvisabile in qualche modo in Toscana: l'uso dello stile di transizione si prolunga nel quarto di secolo e oltre, e lo stile middle geometrical stenta ad iniziare.
Nell'evoluzione delle iniziali toscane del periodo, Firenze ha giocato un ruolo preminente. Elementi dello stile di transizione umbro-romana furono adottati e intensamente sviluppati: questi fornirono le caratteristiche di base dello stile fiorentino. E anche se lo stile middle geometrical umbro-romano non è mai stato imitato, alcuni suoi elementi furono comunque ripresi. A questi caratteri importati ne furono aggiunti altri che erano apparentemente invenzione locale, tipici unicamente di Firenze. Anche questi devono essere classificati come di transizione, poiché, quando emerge lo stile late geometrical, gradualmente spariscono o si trasformano. Inoltre, come spesso accade nell'adattamento dello stile ad una certa distanza dal centro originario, i manoscritti fiorentini mostrano in maniera caratteristica un maggiore accumulo di elementi più antichi, accanto ai nuovi, rispetto ai manoscritti prodotti più a sud: molti presentano motivi early geometrical, e anche iniziali piene, fino al terzo quarto del secolo.
Altri centri, come Lucca, Pisa e Siena, sembrano aver giocato un ruolo meno importante. Non sono stati individuati ancora manoscritti pisani di transizione; solo un manoscritto di Siena con qualche traccia di stile di transizione è venuto alla luce. E mentre due manoscritti lucchesi possono ben essere classificati come di transizione, la maggioranza mostra come durante il secondo quarto del secolo Lucca continua ad elaborare le iniziali più altamente lavorate e più belle, che hanno costituito il suo motivo di distinzione nel primo quarto. Anche se hanno assorbito elementi dallo stile di transizione di Roma e/o di Firenze, hanno comunque mantenuto la loro peculiarità.
Come per le scritture, la questione della preminenza è meno facilmente ponderabile, e non è qui di principale interesse. In generale, le scritture toscane del periodo presentano relazioni con le scritture romane in maniera analoga a come le iniziali toscane si relazionano a quelle romane. Uno dei codici di transizione fiorentini mostrano il tipo di transizine di Roma in forma tipica - il tipo che si è visto perfezionato nella Bibbia del Pantheon. Ma tutti gli altri imitano più o meno strettamente lo stile middle geometrical. La maggior parte di questi mantiene un aspetto più carolino, nel modulo ridotto e nell'arrotondamento delle lettere, e su questa base è forse possibile stabilire una versione fiorentina del tipo. D'altra parte, sembra sia stato lo stile di transizione a penetrare a Lucca. All'inizio questo si limitò a modificare la leggerezza e il tipo cuneiforme del primo quarto del secolo. Ma appena poco dopo, lo sostituì sviluppandosi tuttavia sempre più verso la versione fiorentina del tipo middle geometrical. E va notato qui che è stato il tipo di transizione che nel terzo quarto del secolo divenne caratteristico di Pisa, mantenendo qui il suo carattere puro.
Le influenze delle iniziali di transizione umbro-romane a Firenze si manifesta nel costante ricorso a linee ondulate, alla dentellatura, e soprattutto il riempimento delle barre a nodo allungato, tutte caratteristiche della regione umbro-romana. L'influenza dello stile middle geometrical è evidente anche nel riempimento delle barre, specialmente nella tecnica a fresco e nel colore. Più specialmente si manifesta nel fogliame altamente stilizzato. Particolare tra le invenzioni tipicamente fiorentine è una nuova versione della rosetta stilizzata, che mantiene le losanghe e le mezze losanghe dello stile early geometrical invece di adottare i quadrati del middle e del late geometrical, e presenta la particolarità di disegnarle con semplici linee ad inchiostro nero e di colorare le rosette in tocchi di rosso chiaro, verde e/o blu, in una maniera che lascia la pergamena visibile a rendere evidenti i vari dettagli. Questo motivo, distinto da tutti gli altri, è facilmente riconoscibile quando ricorre: è presente in quasi tutti i manoscritti fiorentini del periodo e di nessun altro luogo. Da notare è la speciale versione del nodo allungato, che divide gli spazi tra gli intrecci in blocchi, di solito due o tre, di diversi colori, normalmente verde, blu e lacca. Un altro fiorentinismo tipico è l'interruzione delle barre a metà da parte di un intreccio dei filetti; raramente visibile nelle iniziali umbro-romane, come nella I della Genesi della Bibbia del Pantheon, diventa un marchio distintivo di Firenze, e compare anche a Lucca. Un altro fiorentinismo consiste nel motivo di riempimento delle barre composto di vari petali e dentellature, rosso, blu, verde e pulce, ognuno contornato da uno stretto nastro di pergamena lasciata in riserva, con un effetto decorativo complessivo. Questo motivo, middle geometrical nella tecnica, è tuttavia assente dal repertorio umbro-romano: richiama il motivo usato per dipingere le piume degli uccelli nelle illustrazioni inglesi e irlandesi dei secoli VII e VIII, trasmessi dalle fondaizoni insulari al continente, di cui potrebbero essere un'eco. Qualcosa di simile, anche se usato in maniera differente, si è osservato in un manoscritto lucchese del periodo, il Passionario P+. Altri motivi, meno diffusi ma altrettanto fiorentini, saranno evidenziati in seguito.
Firenze e il resto della Toscana continuarono ad utilizzare questo stile geometrico di transizione durante il secondo quarto di secolo e un poco oltre. I manoscritti in cui gli elementi di transizione o le iniziali piene appaiono soli o in combinazione con sopravvivenze early geometrical saranno trattati in questo contributo. Quelli in cui intervengono gli elementi late geometrical saranno considerati in relazione allo stile late geometrical. La base attuale per stabilire le caratteristiche fiorentine e quindi per comporre il seguente gruppo, sono manoscritti, soprattutto Passionari, che possono essere attribuiti alla regione su altre basi. Una storia fiorentina per determinati manoscritti è stata di sicura utilità. Tuttavia, in ciò che segue, è stata osservata in prevalenza una sequenza cronologica piuttosto che analitica. Fortunatamente, quello che è con ogni probabilità più vicino al codice più antico del gruppo, è sottoscritto da un copista aretino, fatto che costituisce un buon punto di partenza. 

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