martedì 17 maggio 2011

Lo stile 'middle geometrical' (2c)

(Garrison, Studies I, pp. 96-98)

Tre altre Bibbie atlantiche non illustrate formano un altro gruppo omogeneo all’interno dello stile decorativo middle geometrical. Sono così vicine nella scrittura e nelle iniziali da far ritenere che siano state prodotte quasi certamente nello stesso monastero romano. E sono anche così vicine alle tre Bibbie appena considerate che potrebbero essere manoscritti del medesimo monastero. Mentre si può per queste stabilire un ordine cronologico plausibile, la loro relazione temporale con il precedente gruppo è in qualche modo falsata dal fatto che tutte mostrano una certa conflittualità negli elementi, che impedisce una datazione assoluta. La scrittura è in gran parte più avanzata rispetto al tipo middle geometrical degli ultimi esempi, come nella Bibbia di Fonte Avellana del 1146, e il disegno della F del Prologo e della I della Genesi è più complicato di quello delle stesse lettere nell’altro gruppo, e sono indici di una relativa recenziorità. Ma le iniziali e la decorazione in generale mostrano una maggiore proporzione di motivi early geometrical e di transizione, rispetto a quelle dell’altro gruppo, e questo è un motivo di relativa anteriorità. Nel complesso, sembra più sicuro affidarsi alla regola secondo la quale un codice deve essere datato dalla sua caratteristica più recente, e assegnare questo gruppo in un momento leggermente successivo a quello del precedente, e considerare gli elementi antichi della decorazione come manifestazioni in ritardo specifiche del miniatore o dei miniatori.
Una Bibbia atlantica della Vaticana, Rossiana 617 (ex Ross. IX 307), completa ma con numerose lacune, contiene elementi che la pongono come la più antica delle tre. La scrittura è tipica del pieno stile middle geometrical e molto regolare. Ma mentre la s tonda è frequente in fine di rigo, spesso sovrascritta, è rara altrove. Alcune iniziali sono interamente middle geometrical, ma la maggioranza di esse mostra una notevole diffusione di elementi early geometrical e/o di transizione. Anche la cornice della pagina incipitaria è di stile misto. Anche se vi sono differenze nei dettagli, la F del Prologo e la I della Genesi somigliano a quelle del gruppo precedente e caratterizzano il presente gruppo.
Lasciando da parte il numero di motivi early geometrical nella decorazione di questa Bibbia come caratteristiche di ritardo, e seguendo le indicazioni di relativa recenziorità nella scrittura, la posizione cronologica di questa Bibbia, rispetto alla triade precedente, è resa più pregnante dalla F del Prologo e dalla I della Genesi. La terminazione superiore in entrambe mostra una nuova complessità nella forma del fogliame altamente stilizzato appeso ai lati. La I in generale somiglia alla I dell’ultimo dei tre codici precedenti, il Vat. lat. 4217, in maniera più stretta rispetto alle due precedenti I delle Bibbie Bessarione e di Troia: sia nel motivo base che ripete il fogliame nel triangolo capovolto della prima più che i motivi geometrici delle altre, sia nel motivo che attraversa la barra, che è un medaglione come nella prima e non una losanga come nelle altre. Questi elementi suggeriscono che questa Bibbia è più tarda di quelle dell’altro gruppo, e il Vat. lat. 4217 sembra costituire un ponte dalle Bibbie Bessarione e di Troia verso questa. E dal momento che è la più antica del nuovo gruppo, sembra nel complesso databile dopo le altre; ma affermare una evoluzione in linea retta sarebbe alquanto azzardato. La triade intera deve essere assegnata allo stesso periodo dell’altra, cioè tra il 1130 e il 1145, così che si può suggerire che i suoi membri sono stati prodotti più probabilmente verso il limite superiore che verso quello anteriore.
Molto vicina alla Bibbia Rossiana è una Bibbia atlantica in due volumi proveniente da S. Crisogono a Roma, ora in Vaticana (Vat. lat. 4220/4221). La scrittura middle geometrical è molto simile nei due codici, e l’incidenza della s tonda, anche qui sovrascritta, è quasi la stessa. Le iniziali qui mostrano lo stesso assembramento di stili, con elementi early e di transizione che occorrono frequentemente. La Bibbia non mostra solo la solita pagina incipitaria al Prologo incorniciata ma anche una rara seconda pagina incipitaria per i Proverbi. Entrambe le pagine incipitarie sono molto simili alla pagina incipitaria della Bibbia Rossiana. E sia la F del Prologo che la I della Genesi sono quasi identiche alle lettere di quella Bibbia. Qui, tuttavia, la F non è danneggiata e presenta il disegno intero; il motivo base è un intreccio asimmetrico alla fine di un lungo stelo sottile, e sembra essere una diretta evoluzione dalla F delle Bibbie Bessarione e di Troia, dettaglio che conferma la sua relativa recenziorità.
Questa Bibbia sembra, nel complesso, un poco più tarda della Bibbia Rossiana.
Infine, la scrittura e le iniziali in un Antico Testamento atlantico nell’Archivio di S. Ambrogio a Milano, cod. M 55, un tempo nella Canonica, sono quasi identiche a quelle della Bibbia di S. Crisogono. La inusuale stretta relazione tra i due codici è esplicitata dalla F del Prologo, che è molto simile alla F della Bibbia di S. Crisogono. Le due Bibbie sono state certamente prodotte nello stesso scriptorium romano e nello stesso periodo.

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