martedì 31 maggio 2011

Lo stile di transizione in Toscana (1g)

(Garrison, Studies I, p. 172)

I manoscritti considerati formano un gruppo abbastanza omogeneo, che può essere localizzato, sulla base di vari indici, nella regione fiorentina. Il numero di codici di transizione non fiorentini riconosciuti non è ampio, come è stato detto.
Meritano di essere menzionati due codici lucchesi:
1. Lucca, Biblioteca Capitolare, cod. 2, Pt. 2, codice atlantico che contiene alcuni libri della Bibbia; è suddiviso in due parti distinte da un cambiamento nello stile delle illustrazioni e delle iniziali. La parte I contiene illustrazioni e iniziali tipiche di Lucca nel secondo quarto del secolo, e databili tra il 1135 e il 1145. La seconda parte contiene molte iniziali nello stile di transizione, in cui il riempimento delle barre a nodo allungato è predominante nella sua versione romana piuttosto che in quella fiorentina. Le illustrazioni di questa parte del codice sono certamente lucchesi, probabilmente prodotte nel monastero di S. Pietro di Pozzeveri, localizzato ad est della città. Anche le iniziali possono essere attribuite a Lucca: devono essere state eseguite poco dopo quelle della parte I, cioè poco dopo la metà del secolo.
2. Firenze, Biblioteca Laurenziana, Fesul. 79, Commentario ai Salmi. Il codice è attribuibile a Lucca grazie sia alla scrittura - il caratteristico tipo sottile della città nella forma più tarda - che alle illustrazioni. Una provenienza da qualche chiesa lucchese o monastero è confermata dall’aggiunta - ancora nel secolo XII - della Passione di S. Agnello, un santo venerato entro la Toscana solo a Lucca. Le iniziali geometriche sono ancora classificabili come di transizione, ma sconfinano nel late geometrical. Da notare gli intrecci interni alle barre, espediente originario di Roma ma diffuso enormemente a Firenze. Queste iniziali non possono essere state prodotte prima della metà del secolo.
  

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