lunedì 13 giugno 2011

Lo stile 'late geometrical' (5b)

(Garrison, Studies II, pp. 98-99)

Probabilmente il primo dei manoscritti pisani a mostrare lo stile late geometrical è l'Omeliario della Laurenziana, Plut. 14.1. Questo codice appartiene al piccolo gruppo che contiene la nota di possesso del XIII secolo qui interpretata come ecclesie gradensis, e che è stata considerata come attestante la presenza dei codici nella chiesa pisana di S. Pietro a Grado. Sfortunatamente contiene solo sermoni per le feste del Temporale, quindi non presenta indizi agiologici della regione per la quale è stato copiato. La sua attribuzione a Pisa poggia sulla scrittura, le illustrazioni e le iniziali.
La scrittura è per la maggior parte del tipo che deriva direttamente dalla scrittura di transizione della regione umbro-romana, anche se è considerevolmente più solida ed è stata qui chiamata pisana. In questo manoscritto appare arcaizzante, il ductus è leggero e la s tonda è ancora superata numericamente dalla s diritta. Il codice deve essere stato copiato all'inizio del terzo quarto del secolo.
Intrecci early geometrical occorrono in molte della grandi iniziali, ad esempio nella A del f. 20v, e nella H del f. 55v, e il riempimento della barra a nodo allungato di transizione è anche più frequente. Ma la maggioranza delle iniziali è late geometrical completamente sviluppato, con molti degli speciali motivi già individuati come ricorrenti in altri manoscritti di tutti e tre i gruppi attribuibili alla regione pisana. Tutte le iniziali sono da notare per l'arancio scuro nei filetti delle barre.
L'Omeliario può molto probabilmente essere ritenuto pisano del primo terzo quarto del XII secolo.
Un Messale contenente due importanti illustrazioni ora alla Certosa di Calci potrebbe grazie alle sue iniziali late geometrical porsi in profonda relazione con il manoscritto precedente. All'inizio, in una mano del secolo XIII, c'è la nota: Iste liber est mon(asterii) mon(achorum) sancti Gorgoni de Insula Gorgona pisane diocesis. Questa prova che il Messale si trovava nel XIII secolo in questo importante monastero pisano, nell'isola fuori dalla costa livornese. Un calendario in apertura, parte del codice originario, è pisano, come anche il programma delle celebrazioni all'interno del volume. Dal momento che le illustrazioni sono certamente pisane, sembra più probabile che il Messale sia stato prodotto nel monastero. La sua scrittura riformata, abbastanza avanzata in apparenza, lo pone ben addentro al quarto di secolo.
Un secondo Messale nella Certosa, non illustrato ma contenente molte iniziali late geometrical, moltre delle quali di dimensioni piccole, può essere anch'esso avvicinato al precedente. Al f. 1, in una mano del XV o del XVI secolo, si legge: Iste liber est domus sanctorum Marie et Gorgonii de Ynsula Gorgona ordinis cartusiensis pisane diocesis. Non contiene calendario, ma i formulari sono pisani; potrebbe essere di alcuni anni precedente al primo Messale.

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